Repair Cafè

Cos’è il Repair Cafè e da dove nasce l’idea?

Il Repair Cafè è un luogo d’incontro dove persone e volontari collaborano insieme mettendo a disposizione le loro abilità e competenze. Tramite il Repair Cafè si incentiva, da una parte la manualità e l’imprenditorialità e dall’altra permette di creare qualcosa di nuovo, di interpretare un oggetto e conferirgli una storia nuova da quella che aveva in origine.

L’idea del Repair Cafè nasce in Olanda, grazie all’intuizione di una mamma intraprendente ed ex giornalista, Martine Postma, che ha organizzato tramite sua iniziativa una postazione dove le persone si incontrano per aggiustare oggetti vecchi e usurati. che altrimenti andrebbero buttati. Questa proposta è stata accolta con un entusiasmo tale che lo Stato olandese ha deciso di promuovere l’iniziativa stanziando un fondo: il Repair Cafè Foundation (https://repaircafe.org/en/foundation/).

Perchè promuovere l’idea del Repair Cafè anche in Italia.

É risaputo che i paesi del Nord Europa, i fautori dell’economia circolare, siano particolarmente sensibili alle tematiche dell’ambiente e alla cultura del riciclaggio, del riuso e della riparazione, ma perchè è diventato così importante diffondere l’idea del recupero degli oggetti?

Per combattere il consumismo, un atteggiamento volto al soddisfacimento di beni superflui, detti “secondari”, che ci accompagna dal Secondo Dopoguerra ai giorni nostri.

La filosofia della riparazione si sta diffondendo ovunque, tanto che oggi si contano in tutto il mondo 750 Repair Cafè, ma solo 13 di questi si trovano in Italia. Nel nostro paese, infatti, solo negli ultimi anni si è mostrata una certa sensibilità nei confronti della tutela dell’ambiente e di una cultura del riciclaggio; questa sfida è stata colta per la prima volta dall’associazione Aggiustotutto Repair Cafè di Roma (http://www.aggiustotutto.com/)  e anche noi di Verona FabLab abbiamo voluto contribuire a questa causa.

Impatto creato dal Repair Cafè!

Vogliamo davvero essere definiti come semplici consumatori o vogliamo creare qualcosa di nuovo?

Dobbiamo ricordare infatti che la caratteristica che ci distingue in quanto esseri umani sta nella creatività e nel pensare a nuove strategie per migliorare noi stessi e l’ambiente: l’idea dei nostri Repair Cafè è proprio questa.

Tramite esso infatti:

  • – si evita l’accumulo di rifiuti e lo spreco di risorse
  • – si evita lo smaltimento dei rifiuti che inquinano l’ambiente
  • – viene trasmessa un’educazione al recupero:

Quante volte avete provato un senso di colpa nel buttare cose che non vi stavano più bene?

  • – ripristino del decoro urbano:

Probabilmente vi infastidisce camminare tra una grande quantità di rifiuti e sporcizia nelle strade della nostra città, giusto?

  • -recupero delle attività manuali e artigianali che si stanno perdendo:

Avete mai sentito il bisogno di “mettere le mani in pasta” e di modellare con le vostre mani e la vostra creatività qualcosa che vi appartiene invece che sentirvi alienati nei confronti dell’oggetto?

  • -l’oggetto diventa storia e assume un significato
  • -crea un senso di comunità

Il FabVan ai tempi del CoronaVirus

Il FabVan è un FabLab mobile, un laboratorio sperimentale mobile per l’innovazione sociale al servizio della comunità territoriale in grado di attivare processi di apprendimento formale ed informale, co-progettazione creativa e innovativa e empowerment in chi lo frequenta. E’ uno spazio di incontro che rende “possibile” grazie alla condivisione di saperi, competenze e macchinari in pieno spirito FabLab. La tecnologia diventa un semplice strumento alla portata di tutti in grado di creare connessioni, modelli innovativi, sviluppare idee al servizio del benessere della comunità e del territorio.

In pratica?

Grazie al FabVan siamo in grado di allestire un FabLab temporaneo presso i territori che ci ospitano dando a bambini, adulti, nonni, associazioni e imprese la possibilità di imparare facendo, conoscere strumenti innovativi come stampanti 3D, tagli laser e arduino, attingere a nuove idee open source e prendere ispirazione per creare piccoli FabLab sul proprio territorio, al servizio di tutta la comunità.

e ora che c’è il CoronaVirus?

Eh sì, con il coronavirus il nostro FabVan ha spento il motore e si è parcheggiato presso la sede del FabLab, a Grezzana. Ma non sta nella pell…carrozzeria all’idea di riprendere il FabVan tour interrotto e visitare tante persone e territori.
Abbiamo quindi pensato di raccontarvi alcune delle attività e degli strumenti che il nostro FabVan porta con sé nei suoi viaggi per farvi sognare un po’ con noi il momento in cui davvero potremmo venirvi a trovare!

Da Regione Veneto uno spazio di condivisione per contrastare COVID-19

Grazie al contributo di Regine Veneto, nasce uno spazio web dove StartUp, FabLab e makers possono condividere le loro idee per combattere il CoronaVrius (progettazione, realizzazione, Stampa 3d, prototipazione rapida…)
Le idee verranno valutate insieme e rese disponibili in maniera open source per tutti coloro che ne avranno bisogno. Tanti FabLab hanno già aderito al progetto con le loro idee, dai un’occhiata al sito e condividi con noi il tuo progetto per combattere questa battaglia insieme a noi 🙂

Testo del comunicato ufficiale:


Una piattaforma virtuale dove far convogliare idee, promuovere l’incontro e avviare un dibattito tra giovani innovatori e start up per offrire soluzioni e risposte in tutti i settori, ma al passo coi tempi.  È questo ciò che propone la Regione del Veneto attraverso un nuovo spazio web, nel quale viene data visibilità e risonanza alla rete dei fablab, degli innovation lab e delle start-up. Un mondo che, in questo periodo di emergenza, si sta organizzando per offrire ai cittadini, alle imprese e alla pubblica amministrazione, soluzioni reali per affrontare la crisi.
“Mai come in questo periodo – spiega il Vicepresidente della Regione Gianluca Forcolin, che ha competenza per i temi dell’Agenda Digitale del Veneto – molti, che prima non ne avevano alcuna idea, si stanno accorgendo come l’innovazione rappresenti una delle vie principali per rispondere alle sfide che l’emergenza Covid-19 ci ha posto di fronte in maniera drammatica. In questo contesto, dopo aver incontrato il mondo dell’Open Innovation e raccolto le richieste che ci hanno posto, abbiamo deciso di offrire loro uno spazio concreto d’incontro, dove gli stessi giovani possano promuovere buone pratiche e idee innovative”.
Lo spazio creato dalla Regione sul proprio portale (https://innovationlab.regione.veneto.it/emergenza-covid19) è gestito in autonomia dagli attori dell’Open Innovation e rappresenta un concreto punto di incontro fra domanda e offerta come pure una vetrina per far conoscere i progetti che, grazie alla ricerca, alla creatività e alla passione di centinaia di protagonisti impegnati a trovare soluzioni innovative, sono ora disposizione di tutti.
“Non è uno spazio temporaneo, ma vogliamo diventi stabile – conclude Forcolin –  l’idea è che rimanga un’opportunità per gli Innovation Lab finanziati da Regione del Veneto, anche quando questa emergenza sanitaria sarà finalmente conclusa e dovremo ricominciare, tutti insieme, a ricostruire prospettive per il futuro”.

vai al comunicato completo

Julien Bonnaud

L’iniziativa per lo sviluppo di innovazione sociale e culturale, promossa dalla Regione e finanziata dal Fondo Sociale Europeo, pone l’obiettivo di attirare talenti provenienti da tutto il mondo per contribuire allo sviluppo della Regione.

Julien è il nostro secondo ospite e siamo felici di esporvi i suoi progetti all’interno dei nostri spazi!

Chi è Julien Bonnaud?

Julien Bonnaud nasce a Angers, una cittadina nel cuore della Valle della Loira. Si sposta a Parigi dove trova lavoro come ingegnere elettronico, il suo compito è quello di sviluppare e scrivere documentazioni di dispositivi medici. In seguito viaggia anche verso Porto Alegre in Brasile, Qatar e Bruxelles. Proprio in questa sua ultima tappa europea ha la fortuna di conoscere Alex Rousselet di Vulca – un progetto che ha lo scopo di creare un network fra realtà che operano nel settore “making” sviluppando un programma europeo di connessione fra makers per la condivisione di idee e pratiche – che gli presenta INN Veneto. Ed ecco che, a questo punto della storia, incontriamo Julien qui da noi. Julien è stato nostro ospite da fine Giugno ai primi giorni di settembre nel nostro LAB, appassionandosi ai nostri progetti e contribuendo al loro miglioramento.

Benvenue!

Julien arriva a Verona FabLab insieme al caldo travolgente di fine Giugno e da subito viene coinvolto nelle nostre iniziative riuscendo ad ambientarsi molto bene.
Durante la sua permanenza qui al FabLab conosce anche l’altro ospite accolto da noi grazie a INN Veneto, Brad Presler, ingegnere proveniente da Boston USA.
Julien documenta tutta la sua esperienza e redige una documentazione dettagliata online dei suoi lavori e degli insegnamenti appresi all’interno del nostro LAB. Si possono trovare sul suo sito web: InfiniFab (clicca qui per visitare il sito). Si occupa in particolar modo di:

  • Coltivazione idroponica – Orticity;
  • Carta artigianale – CartaMuriel;
  • Cucito – LAMA;
  • Utilizzo di macchina taglio laser;
  • Esperienza su due ruote con le “vélo FabLab”.
  • Il nostro amico francese è anche stato uno dei primi dipendenti ad usufruire del servizio di e-bike sharing elettrico by Verona FabLab, disponibile da Giugno presso la nostra sede di Grezzana.
  • Julien percorre infatti la sua tratta casa-lavoro con una delle nostre e-bike, ogni giorno pedala per 20km da Porta Vescovo a Grezzana alzando cosí l’asticella sportiva all’interno del nostro LAB.
  • Ma non finisce qui! Durante il suo periodo di ferie Julien opta per delle vacanze sostenibili, in pieno stile FabLab; decide dunque di partire pedalando destinazione Como, percorre 170 km all’andata e 170 km al ritorno.
  • Dopo il viaggio in bici Julien si prepara al rientro in patria, dove rimane per poco dato che lo aspetta una carriera da Fabmanager, da Settembre, presso il FabLab dell’azienda “Trakk!” con sede in Belgio.
  • Auguriamo ogni bene al nostro amico e collega.
  • Grazie Julien e au revoir!

Alcune anteprime del sito web creato da Julien, per visitare la pagina

clicca qui

Brad from Boston

L’iniziativa per lo sviluppo di innovazione sociale e culturale, promossa dalla Regione e finanziata dal Fondo sociale europeo, pone l’obiettivo di attirare talenti provenienti da tutto il mondo per contribuire allo sviluppo della regione.

Brad è il nostro “cervello rincasato” per portare avanti il progetto.

Chi è Brad Presler?

Brad Presler è un ingegnere dello stato dell’Ohio. Ha studiato presso la Columbus State University e attualmente insegna presso il FabLab della scuola superiore di Reynoldsburg. Arriva in Italia grazie al progetto INN Veneto dopo ben 79 ore di spostamenti: partendo dall’Ohio percorre Michigan, Windsor, Montreal, Roma e infine Verona.
Ha seguito alcuni progetti in Corea assieme alla moglie, ma sono stati costretti a tornare in sede a Boston a causa di un’intossicazione da diossido di carbonio.
Grande appassionato di Baseball gioca a livello professionale.
Ha una grande ammirazione per la peer education e crede nel LAB come “luogo sicuro” in cui chiunque può trovare il proprio angolino.
Brad ci ha dato subito prova delle sue capacità e del suo ingegno, siamo fortunati ad avere una mente come la sua nel nostro team di Fabber innovatori.

First impressions?

Il 24 Maggio Brad approda a Verona FabLab. Il weekend corrente, 25-26 Maggio, si svolge Roboval 2019 e lui dimostra entusiasmo e voglia di mettersi in gioco fin da subito, assiste all’Hackaton e condivide idee con tutti i ragazzi presenti nonostante alcune difficoltà di comunicazione.
Rimane incredibilmente sorpreso da FabVan, infatti durante la sua prima settimana da “italiano” si dedica alla collaborazione con i nostri Fabber per il completamento del Van e partecipa anche a qualche tappa. Brad  è una risorsa piena di esperienza e sempre attiva. Sempre pronto ad aiutare con le sue competenze e i suoi mezzi per migliorare i nostri prodotti e i nostri progetti.
Siamo stati rapiti dalle sue storie e siamo lieti di poter essere parte di esse. Speriamo di riuscire presto a comunicare i progressi che ha portato all’interno del FabLab. Nel mentre che Brad ci da una spinta verso l’innovazione targata USA noi lo spingiamo verso la vera tradizione italiana: IL CIBO.

Roboval 2019

Roboval è una manifestazione senza fine di lucro dove i creativi si incontrano per condividere invenzioni ed esperienze, dove il futuro contagia il presente.

Ecco come è andata questa VIII edizione di Roboval:

Come ogni anno, da otto anni ormai, nella sede originale del Verona FabLab abbiamo organizzato la manifestazione per tutti gli appassionati di tecnologia che hanno voglia di sperimentare e di mettersi in gioco.
Il 25 e il 26 Maggio grandi e piccoli inventori si sono riuniti nei laboratori di Verona FabLab per assistere a presentazioni di importanti progetti innovativi ad alto impatto tecnologico, per partecipare a gare di saldatura e robotica e per condividere idee e scoprire i nostri macchinari.

Talk, Workshop, Gare e altro:

Abbiamo avuto ospiti i ragazzi dell’Istituto Marconi, che ci hanno spiegato la loro esperienza Robocup, e i ragazzi dell’istituto Don Bosco che invece hanno spiegato come hanno vissuto la FirstLegoLeague e il loro progetto MyCol-LEGO, vincitore della gara a livello mondiale. Ospite atteso eè stato anche Cesare Montresor che ha tenuto un talk sulla Machine Learning ed i suoi progressi.

A Roboval è tradizione creare. Cosa poteva essere meglio dei nostri workshop targati Verona FabLab? Abbiamo assistito i workshop di saldatura e modellazione 3D durante tutta la prima giornata. Mentre Domenica ci siamo occupati di Machine Learning aproffittando della presenza del relatore Cesare Montresor.
Le prestazioni creative vengono messe in pista e si cominciano le Gare!
Una gara di saldatura e due gare di robotica che danno l’opportunità di mettere in gioco le proprie capacità di progettazione e problem solving attraverso una sana competizione con altri appassionati di programmazione e robotica.

Sono state due giornate impegantive ma divertenti e piene di innovazione.
Ora non ci resta che iniziare ad organizzare il Roboval2020!