Corso WordPress Gratuito

FabWoman per il rilancio economico

Come iscriversi:  

FabCube in collaborazione con Verona FabLab apre l’iscrizione per il Corso FabWoman, iniziativa finanziata da Regione Veneto tramite il DGR 526 del 28/04/2020 | Corso WordPress gratuito destinato a donne disoccupate. Verranno trattati i seguenti argomenti: Come funziona una pagina Web: “header, body, footer” Il codice sorgente di una pagina web: cos’è, a cosa serve WordPress: perché il suo utilizzo è più conveniente rispetto a sviluppare un sito da zero Cosa sono server, hosting e database Scaricare ed installare WordPress in locale sul proprio computer

Sviluppare un sito con WordPress

Compila questo modulo per candidarti al corso

 Una volta compilato il modulo, invialo all’indirizzo email corsi@fabcube.eu insieme ai seguenti documenti: Codice Fiscalecopia di un documento d’identitàCurriculum Vitae Per essere considerati idonei è necessario presentare tutta la documentazione richiesta, pena l’esclusione dalla graduatoria. 

Le candidature apriranno il giorno 08 febbraio 2021 e chiuderanno il giorno 22 marzo 2021 alle ore 12:00.  In data 25 marzo 2021 sarà pubblicata la graduatoria di selezione. 

Destinatarie: nr.8 donne disoccupate o inattive residenti/domiciliate in Veneto.

Questi dati sono necessari in quanto richiesti da Regione Veneto, verranno trattati con la massima riservatezza e nel rispetto della corrente normativa Privacy.  

DURATA INDICATIVA CORSO: Fine marzo – aprile | Svolgimento corso: mattina

SELEZIONI APERTE: 08/02/2021
SELEZIONI CHIUSE: 22/03/2021 alle ore 12.00
PUBBLICAZIONE ISCRITTI e DATA SELEZIONI: 25/03/2021

Scarica il modulo di partecipazione

Webinars #Attiviamo la FabCity

Il FabVan approda online

La pandemia da Covid-19 ha avuto un impatto enorme sulle nostre vite, ci sta costringendo a lavorare da remoto, a non vedere parenti e amici o vederli mantenendo il distanziamento sociale. Noi di FabLab siamo sempre stati bravi a portare le persone ad incontrarsi per scambiare idee ed opinioni. Ora siamo fermi.

Le attività che proponiamo online non sono la stessa cosa per i nostri follower ma vogliamo farvi sapere che ci siamo ancora e che stiamo sfruttando questo periodo per reinventarci. Abbiamo sempre tanta voglia di fare!

Siamo senz’altro in un momento di cambiamento epocale e nuove tematiche sono diventate importanti per il futuro nostro e dell’Europa. Si sente parlare di sostenibilità ambientale, economia circolare, Green Deal, SDGs e ….digitalizzazione. Il nostro punto forte.

Stiamo lavorando tanto per capire che direzione dare a Verona FabLab, a come possiamo contribuire con le nostre attività ai cambiamenti in atto. Perciò abbiamo pensato che prima di tutto è importante informare le persone.

A volte è bello essere sognatori e credere che con piccole cose possiamo pian piano migliorare l’ambiente in cui viviamo. Noi aderiamo al manifesto della FabCity perché crediamo a:

ecologia, inclusività, sapere globale aggiustato ad hoc per ogni territorio locale, crescita economica sostenibile, importanza delle persone, democrazia e partecipazione.

Per questo abbiamo pensato di proporre una serie di webinar gratuiti che permettano di conoscere i temi che sono a noi cari e che possono aprirci la mente e prepararci a ciò che verrà.

I temi trattati in Dicembre sono stati:

  • Verona e il suo sistema fortificatorio
  • Realtà aumentata e virtuale applicata al campo della medicina e psicologia
  • Prototipare a livello professionale grazie ai FabLab

I WEBINARS SONO TRASMESSI IN DIRETTA FACEBOOK SULLA NOSTRA PAGINA @VERONAFABLAB

Vorresti proporci un tema per i prossimi webinar? Scrivici a fabvan@veronafablab.it

Guerrieri digitali con lo Zanshin Tech

Lo Zanshin Tech è la prima arte marziale digitale mai inventata che fonde elementi delle arti marziali orientali (rispetto dell’avversario, codice d’onore, non violenza) alle conoscenze tecnologiche (Cyber Security e altri programmi per tutelarsi, analisi funzionamento dei singoli social network e autoprofilazione) per gestire la propria identità digitale in modo sicuro.

Questa disciplina prende il nome dalla parola giapponese “zanshin” che indica lo stato mentale del “qui e ora”, di vigilanza e controllo di sé e di ciò che ci circonda tipico del maestro di arti marziali. Lo scopo dello Zanshin Tech è infatti quello di educare le persone all’uso consapevole delle tecnologie per riconoscere eventuali aggressioni digitali e mettere in atto strategie per difendersi.

Lo Zanshin tech nasce come associazione nel 2013 operando tramite sensibilizzazione ai ragazzi e ragazze nelle scuole sul tema del cyberbullismo e si diffonde enormemente all’inizio del 2014 a seguito di eventi suicidogeni di ragazzini vittime di cyberbullismo verificatesi in molteplici città. La sensibilizzazione da sola, quindi non basta, è necessario intervenire in modo efficace.

Tanto è vero che le tecniche utilizzate per truffe online, adescamento, e minacce sono sempre le stesse, per questo è importante riconoscerle e utilizzare efficaci contromosse per fermarle nel più breve tempo possibile.

  1. Non fare del male all’avversario con ciò che si ha appreso nel dojo (rispetto del codice d’onore)
  2. Rispetto per il tuo aggressore (non devo odiarlo, ma convincerlo che non deve prendersela con me)
  3. Ciò che si dice nel dojo resta nel dojo: i problemi condivisi nel gruppo rimangono all’interno di esso.
  4. È un’attività di gruppo: devono essere presenti almeno 2 maestri e 3 allievi.
  5. Si lascia il dojo come lo si è trovato (computer, tavoli, strumenti ecc..)

Il corso è rivolto a persone dagli 11 anni in su e si svolge 1 ora e mezza a settimana nel dojo. È un percorso lungo che insegna come gestire se stessi e la tecnologia e come essere sicuri in rete e sui social senza reagire in modo aggressivo o in modo irrazionale. Elementi distintivi di questa disciplina sono le pratiche di entrate e uscita dal dojo (saluto), la gerarchia (simboleggiata dai bracciali di colori diversi), la tecnica del Peer Education. Difatti chi segue il corso da 1 anno guadagna il bracciale arancione e diventa fin da subito maestro a coloro che sono appena entrati nel dojo, ovvero chi possiede il bracciale bianco (I livello); si è così affiancati e formati da un coetaneo o in alcuni casi anche da più giovani, responsabilizzando così le due parti e imparando l’uno dall’altro.

È la soluzione a un grande problema sociale, un fenomeno sempre più persistente nella nostra società, il cyberbullismo tra i più giovani. Lo sviluppo e la diffusione della tecnologia e soprattutto dei social permette oggi anche ai più giovani (che sono più fragili) ma anche agli adulti di trovare informazioni online su altre persone e di entrare in contatto con loro, aumentando così i rischi di cui si è parlato sopra.

Un pilastro importante di insegnamento dello Zanshin Tech che vi spoileriamo è non farsi prendere dal panico in quanto il più debole tra vittima e aggressore, è proprio quest’ultimo in quanto ha un bisogno che deve soddisfare su di noi, perciò si trova in una situazione di dipendenza.

Tramite l’analisi di casi, i partecipanti suddivisi in gruppi la loro ispezione riconoscono i segnali e le tecniche usate nelle varie fasi dagli aggressori e imparano come difendersi attraverso il controllo di sé e l’uso consapevole delle tecnologie come Open Source Intelligence, utile per fare indagini online e ricavare informazioni di chi ci contatta.

Per ora, a causa dell’emergenza Covid, lo Zanshin è rimasto a tutti gli effetti in stato di riposo, ma come ben sapete rimane sempre vigile!

Perciò non perdetevi d’Animo e rimanete nella modalità “zanshin” perché (covid permettendo) il corso ricomincerà tra settembre e ottobre!

Ecco una serata tutta Zanshin Tech di 2 anni fa..

serata di Zanshin Tech a Verona

Repair Cafè

Cos’è il Repair Cafè e da dove nasce l’idea?

Il Repair Cafè è un luogo d’incontro dove persone e volontari collaborano insieme mettendo a disposizione le loro abilità e competenze. Tramite il Repair Cafè si incentiva, da una parte la manualità e l’imprenditorialità e dall’altra permette di creare qualcosa di nuovo, di interpretare un oggetto e conferirgli una storia nuova da quella che aveva in origine.

L’idea del Repair Cafè nasce in Olanda, grazie all’intuizione di una mamma intraprendente ed ex giornalista, Martine Postma, che ha organizzato tramite sua iniziativa una postazione dove le persone si incontrano per aggiustare oggetti vecchi e usurati. che altrimenti andrebbero buttati. Questa proposta è stata accolta con un entusiasmo tale che lo Stato olandese ha deciso di promuovere l’iniziativa stanziando un fondo: il Repair Cafè Foundation (https://repaircafe.org/en/foundation/).

Perchè promuovere l’idea del Repair Cafè anche in Italia.

É risaputo che i paesi del Nord Europa, i fautori dell’economia circolare, siano particolarmente sensibili alle tematiche dell’ambiente e alla cultura del riciclaggio, del riuso e della riparazione, ma perchè è diventato così importante diffondere l’idea del recupero degli oggetti?

Per combattere il consumismo, un atteggiamento volto al soddisfacimento di beni superflui, detti “secondari”, che ci accompagna dal Secondo Dopoguerra ai giorni nostri.

La filosofia della riparazione si sta diffondendo ovunque, tanto che oggi si contano in tutto il mondo 750 Repair Cafè, ma solo 13 di questi si trovano in Italia. Nel nostro paese, infatti, solo negli ultimi anni si è mostrata una certa sensibilità nei confronti della tutela dell’ambiente e di una cultura del riciclaggio; questa sfida è stata colta per la prima volta dall’associazione Aggiustotutto Repair Cafè di Roma (http://www.aggiustotutto.com/)  e anche noi di Verona FabLab abbiamo voluto contribuire a questa causa.

Impatto creato dal Repair Cafè!

Vogliamo davvero essere definiti come semplici consumatori o vogliamo creare qualcosa di nuovo?

Dobbiamo ricordare infatti che la caratteristica che ci distingue in quanto esseri umani sta nella creatività e nel pensare a nuove strategie per migliorare noi stessi e l’ambiente: l’idea dei nostri Repair Cafè è proprio questa.

Tramite esso infatti:

  • – si evita l’accumulo di rifiuti e lo spreco di risorse
  • – si evita lo smaltimento dei rifiuti che inquinano l’ambiente
  • – viene trasmessa un’educazione al recupero:

Quante volte avete provato un senso di colpa nel buttare cose che non vi stavano più bene?

  • – ripristino del decoro urbano:

Probabilmente vi infastidisce camminare tra una grande quantità di rifiuti e sporcizia nelle strade della nostra città, giusto?

  • -recupero delle attività manuali e artigianali che si stanno perdendo:

Avete mai sentito il bisogno di “mettere le mani in pasta” e di modellare con le vostre mani e la vostra creatività qualcosa che vi appartiene invece che sentirvi alienati nei confronti dell’oggetto?

  • -l’oggetto diventa storia e assume un significato
  • -crea un senso di comunità

Il FabVan ai tempi del CoronaVirus

Il FabVan è un FabLab mobile, un laboratorio sperimentale mobile per l’innovazione sociale al servizio della comunità territoriale in grado di attivare processi di apprendimento formale ed informale, co-progettazione creativa e innovativa e empowerment in chi lo frequenta. E’ uno spazio di incontro che rende “possibile” grazie alla condivisione di saperi, competenze e macchinari in pieno spirito FabLab. La tecnologia diventa un semplice strumento alla portata di tutti in grado di creare connessioni, modelli innovativi, sviluppare idee al servizio del benessere della comunità e del territorio.

In pratica?

Grazie al FabVan siamo in grado di allestire un FabLab temporaneo presso i territori che ci ospitano dando a bambini, adulti, nonni, associazioni e imprese la possibilità di imparare facendo, conoscere strumenti innovativi come stampanti 3D, tagli laser e arduino, attingere a nuove idee open source e prendere ispirazione per creare piccoli FabLab sul proprio territorio, al servizio di tutta la comunità.

e ora che c’è il CoronaVirus?

Eh sì, con il coronavirus il nostro FabVan ha spento il motore e si è parcheggiato presso la sede del FabLab, a Grezzana. Ma non sta nella pell…carrozzeria all’idea di riprendere il FabVan tour interrotto e visitare tante persone e territori.
Abbiamo quindi pensato di raccontarvi alcune delle attività e degli strumenti che il nostro FabVan porta con sé nei suoi viaggi per farvi sognare un po’ con noi il momento in cui davvero potremmo venirvi a trovare!

Da Regione Veneto uno spazio di condivisione per contrastare COVID-19

Grazie al contributo di Regine Veneto, nasce uno spazio web dove StartUp, FabLab e makers possono condividere le loro idee per combattere il CoronaVrius (progettazione, realizzazione, Stampa 3d, prototipazione rapida…)
Le idee verranno valutate insieme e rese disponibili in maniera open source per tutti coloro che ne avranno bisogno. Tanti FabLab hanno già aderito al progetto con le loro idee, dai un’occhiata al sito e condividi con noi il tuo progetto per combattere questa battaglia insieme a noi 🙂

Testo del comunicato ufficiale:


Una piattaforma virtuale dove far convogliare idee, promuovere l’incontro e avviare un dibattito tra giovani innovatori e start up per offrire soluzioni e risposte in tutti i settori, ma al passo coi tempi.  È questo ciò che propone la Regione del Veneto attraverso un nuovo spazio web, nel quale viene data visibilità e risonanza alla rete dei fablab, degli innovation lab e delle start-up. Un mondo che, in questo periodo di emergenza, si sta organizzando per offrire ai cittadini, alle imprese e alla pubblica amministrazione, soluzioni reali per affrontare la crisi.
“Mai come in questo periodo – spiega il Vicepresidente della Regione Gianluca Forcolin, che ha competenza per i temi dell’Agenda Digitale del Veneto – molti, che prima non ne avevano alcuna idea, si stanno accorgendo come l’innovazione rappresenti una delle vie principali per rispondere alle sfide che l’emergenza Covid-19 ci ha posto di fronte in maniera drammatica. In questo contesto, dopo aver incontrato il mondo dell’Open Innovation e raccolto le richieste che ci hanno posto, abbiamo deciso di offrire loro uno spazio concreto d’incontro, dove gli stessi giovani possano promuovere buone pratiche e idee innovative”.
Lo spazio creato dalla Regione sul proprio portale (https://innovationlab.regione.veneto.it/emergenza-covid19) è gestito in autonomia dagli attori dell’Open Innovation e rappresenta un concreto punto di incontro fra domanda e offerta come pure una vetrina per far conoscere i progetti che, grazie alla ricerca, alla creatività e alla passione di centinaia di protagonisti impegnati a trovare soluzioni innovative, sono ora disposizione di tutti.
“Non è uno spazio temporaneo, ma vogliamo diventi stabile – conclude Forcolin –  l’idea è che rimanga un’opportunità per gli Innovation Lab finanziati da Regione del Veneto, anche quando questa emergenza sanitaria sarà finalmente conclusa e dovremo ricominciare, tutti insieme, a ricostruire prospettive per il futuro”.

vai al comunicato completo

Design the future

È pronto a partire il progetto “Design the future”, finanziato dalla Regione del Veneto tramite la DGR nr. 301 del 19/03/2019 Scuola Innovativa – Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento.

Rivolte agli insegnanti e agli studenti dell’Istituto di Istruzione Secondaria di 2° grado “Dante International ” di Vittorio Veneto, le attività progettuali mirano a colmare due lacune chesono emerse dall’analisi svolta con i partner: da un lato accanto ad una buona conoscenza teorica, forse solo da migliorare nell’aggiornamento dei contenuti, emergono prassi generalmente scollegate dalla reale applicazione della pratica professionale; dall’altro lato una visione estremamente settoriale del mondo del lavoro, con preparazioni specialistiche disconnesse tra di loro, rende difficile la visione d’insieme del “prodotto”; (sia esso un’idea, un servizio, una procedura) che permetta di unire le conoscenze/competenze specialistiche in un’unica visione realistica.

Tramite l’approfondimento del metodo del “Design Thinking”, il progetto mira a fornire una metodologia innovativa che permetta ai docenti di proporre un percorso di studi non settoriale, ma unitario, una modalità di analisi delle situazioni reali e di quelle possibili future, per la predisposizione dell’innovazione, strutturale/organizzativa, ad aumentare la sinergia e la collaborazione tra differenti insegnanti e diverse materie, al fine di proporre agli studenti una visione d’insieme del mondo del lavoro e ad offrire agli studenti una modalità differente di analisi del loro possibile settore professionale futuro, che gli consenta di potersi confrontare in modo più costruttivo e propositivo con il mondo dell’ Università e del lavoro.

Il Progetto “Design the future”, di cui è capofila la Cooperativa Sociale padovana “Venetica”, è realizzato con risorse a valere sul Programma Operativo Regionale cofinanziato con il Fondo Sociale Europeo 2014-2020 di Regione Veneto – Asse 3, Istruzione e Formazione.

Agli studenti del Dante International College, ai suoi docenti e a tutto il gruppo di esperti formatori che li seguirà in questo percorso, non possiamo fare altro che augurare buon lavoro!

Julien Bonnaud

L’iniziativa per lo sviluppo di innovazione sociale e culturale, promossa dalla Regione e finanziata dal Fondo Sociale Europeo, pone l’obiettivo di attirare talenti provenienti da tutto il mondo per contribuire allo sviluppo della Regione.

Julien è il nostro secondo ospite e siamo felici di esporvi i suoi progetti all’interno dei nostri spazi!

Chi è Julien Bonnaud?

Julien Bonnaud nasce a Angers, una cittadina nel cuore della Valle della Loira. Si sposta a Parigi dove trova lavoro come ingegnere elettronico, il suo compito è quello di sviluppare e scrivere documentazioni di dispositivi medici. In seguito viaggia anche verso Porto Alegre in Brasile, Qatar e Bruxelles. Proprio in questa sua ultima tappa europea ha la fortuna di conoscere Alex Rousselet di Vulca – un progetto che ha lo scopo di creare un network fra realtà che operano nel settore “making” sviluppando un programma europeo di connessione fra makers per la condivisione di idee e pratiche – che gli presenta INN Veneto. Ed ecco che, a questo punto della storia, incontriamo Julien qui da noi. Julien è stato nostro ospite da fine Giugno ai primi giorni di settembre nel nostro LAB, appassionandosi ai nostri progetti e contribuendo al loro miglioramento.

Benvenue!

Julien arriva a Verona FabLab insieme al caldo travolgente di fine Giugno e da subito viene coinvolto nelle nostre iniziative riuscendo ad ambientarsi molto bene.
Durante la sua permanenza qui al FabLab conosce anche l’altro ospite accolto da noi grazie a INN Veneto, Brad Presler, ingegnere proveniente da Boston USA.
Julien documenta tutta la sua esperienza e redige una documentazione dettagliata online dei suoi lavori e degli insegnamenti appresi all’interno del nostro LAB. Si possono trovare sul suo sito web: InfiniFab (clicca qui per visitare il sito). Si occupa in particolar modo di:

  • Coltivazione idroponica – Orticity;
  • Carta artigianale – CartaMuriel;
  • Cucito – LAMA;
  • Utilizzo di macchina taglio laser;
  • Esperienza su due ruote con le “vélo FabLab”.
  • Il nostro amico francese è anche stato uno dei primi dipendenti ad usufruire del servizio di e-bike sharing elettrico by Verona FabLab, disponibile da Giugno presso la nostra sede di Grezzana.
  • Julien percorre infatti la sua tratta casa-lavoro con una delle nostre e-bike, ogni giorno pedala per 20km da Porta Vescovo a Grezzana alzando cosí l’asticella sportiva all’interno del nostro LAB.
  • Ma non finisce qui! Durante il suo periodo di ferie Julien opta per delle vacanze sostenibili, in pieno stile FabLab; decide dunque di partire pedalando destinazione Como, percorre 170 km all’andata e 170 km al ritorno.
  • Dopo il viaggio in bici Julien si prepara al rientro in patria, dove rimane per poco dato che lo aspetta una carriera da Fabmanager, da Settembre, presso il FabLab dell’azienda “Trakk!” con sede in Belgio.
  • Auguriamo ogni bene al nostro amico e collega.
  • Grazie Julien e au revoir!

Alcune anteprime del sito web creato da Julien, per visitare la pagina

clicca qui

Verona FabLab si tinge di green

Qui al FabLab teniamo da sempre all’ambiente e cogliamo tutte le iniziative che possano contribuire a rendere il pianeta un pochino meno affaticato. Scopriamo insieme qualcosa di più sulla mobilità sostenibile e piccoli trucchi per contribuire al benessere del globo.

Favoriamo lo sviluppo sostenibile.

È un periodo delicato per il pianeta terra. Purtroppo per lungo tempo ci siamo dimenticati che non possediamo la natura e, da un po’ di anni ormai, essa ha deciso di rivoltarsi contro di noi. Per fortuna, grazie alla giovane attivista svedese Greta Thunberg, essere ambientalisti nel 2019 è quasi una regola generazionale. Si punta quindi ad un mondo plastic free e metodi che diminuiscano l’inquinamento atmosferico e favoriscano di conseguenza una mobilità sostenibile. Al Verona FabLab siamo già tutti molto plastic free, mancava un po’ di progresso nell’ambito mobilità. Ecco perchè stiamo progettando un E-bike sharing elettrico: per essere allo stesso tempo innovazione e sostenibilità.

Mobilità Sostenibile al Verona FabLab!

Sempre pronti in prima linea per la tutela dell’ambiente ed aperti ad ogni tipo di innovazione!
Ecco che parte il progetto di E-bike Sharing targato Verona FabLab.
Stiamo attuando un’iniziativa che ci aiuti a promuovere la salvaguardia del pianeta grazie all’abbandono dei mezzi a combustione.
Avremmo potuto pensare ad un semplice bike sharing, e sarebbe stato già un grosso traguardo, ma siamo degli specialisti nell’innovazione tecnologica, quindi perchè non puntare a delle biciclette elettriche?

Partirà prossimamente l’iniziativa aderente al bando “Aziende sicure 2.0 – Guadagnare Salute” dell’ULSS9  che ci permette di affidare le E-bikes del Verona FabLab alle aziende del territorio. Esse saranno a disposizione dei dipendenti che potranno cosí affrontare in maniera alternativa e SMART il tragitto casa-lavoro.

Stiamo ultimando i preparativi, siamo quasi pronti a partire!
Se vuoi sapere come si svilupperà il progetto rimani connesso e segui le NEWS sul sito di Verona FabLab.

Brad from Boston

L’iniziativa per lo sviluppo di innovazione sociale e culturale, promossa dalla Regione e finanziata dal Fondo sociale europeo, pone l’obiettivo di attirare talenti provenienti da tutto il mondo per contribuire allo sviluppo della regione.

Brad è il nostro “cervello rincasato” per portare avanti il progetto.

Chi è Brad Presler?

Brad Presler è un ingegnere dello stato dell’Ohio. Ha studiato presso la Columbus State University e attualmente insegna presso il FabLab della scuola superiore di Reynoldsburg. Arriva in Italia grazie al progetto INN Veneto dopo ben 79 ore di spostamenti: partendo dall’Ohio percorre Michigan, Windsor, Montreal, Roma e infine Verona.
Ha seguito alcuni progetti in Corea assieme alla moglie, ma sono stati costretti a tornare in sede a Boston a causa di un’intossicazione da diossido di carbonio.
Grande appassionato di Baseball gioca a livello professionale.
Ha una grande ammirazione per la peer education e crede nel LAB come “luogo sicuro” in cui chiunque può trovare il proprio angolino.
Brad ci ha dato subito prova delle sue capacità e del suo ingegno, siamo fortunati ad avere una mente come la sua nel nostro team di Fabber innovatori.

First impressions?

Il 24 Maggio Brad approda a Verona FabLab. Il weekend corrente, 25-26 Maggio, si svolge Roboval 2019 e lui dimostra entusiasmo e voglia di mettersi in gioco fin da subito, assiste all’Hackaton e condivide idee con tutti i ragazzi presenti nonostante alcune difficoltà di comunicazione.
Rimane incredibilmente sorpreso da FabVan, infatti durante la sua prima settimana da “italiano” si dedica alla collaborazione con i nostri Fabber per il completamento del Van e partecipa anche a qualche tappa. Brad  è una risorsa piena di esperienza e sempre attiva. Sempre pronto ad aiutare con le sue competenze e i suoi mezzi per migliorare i nostri prodotti e i nostri progetti.
Siamo stati rapiti dalle sue storie e siamo lieti di poter essere parte di esse. Speriamo di riuscire presto a comunicare i progressi che ha portato all’interno del FabLab. Nel mentre che Brad ci da una spinta verso l’innovazione targata USA noi lo spingiamo verso la vera tradizione italiana: IL CIBO.